domenica, 13 maggio, 2012, 10:09 - Generale
La France est passée de la première à la troisième place des pays exportateurs de vin, derrière l'Italie et l'Espagne. Une dégringolade qui pourrait encore s'accentuer avec l'émergence de gros producteurs, tels que l'Inde, la Chine ou l'Argentine. D'après notre Observateur, les mauvais résultats français sont d'abord la conséquence d'une mauvaise stratégie marketing.
Le Nouveau Monde est en train de donner une leçon de marketing au Vieux Continent
Le Nouveau Monde gagne des parts de marché grâce à son marketing de la demande. Ses sociétés viticoles, d'envergure mondiale (Constellation, Foster's Group, Hardys, etc.) sont capables d'investir des sommes d'argent colossales dans leur marketing. De plus, ces sociétés s'appuient sur une distribution continue et une qualité constante de leurs vins, année après année.
Le marketing est la meilleure arme des producteurs de vin du Nouveau Monde. Ils ont notamment réussi à se distinguer par l'étiquetage de leurs bouteilles. Ils ont une approche destinée à aider le consommateur à comprendre ce produit compliqué qu'est le vin, en précisant notamment les cépages utilisés lors de la vinification. Nul besoin, alors, d'être un expert pour savoir ce que l'on va boire.
À la différence du système français des Appellations d'origine contrôlée (AOC), le Nouveau Monde n'est pas contraint par des réglementations rigides. Contrairement à la France, ils n'ont pas recours à la notion de terroir (qui associe des données aussi diverses que le climat, le sol et les heures d'ensoleillement). Les vignerons australiens communiquent sur les cépages utilisés lors de la vinification et sur la région de production des cépages. En France, les experts parlent plus du terroir comme s'il était le facteur le plus important pour donner les arômes au vin.
Évidemment, personne ne peut nier que le terroir joue un grand rôle dans le goût et les arômes du vin. Mais c'est le cépage qui est le facteur clef, le terroir étant d'avantage la marque de la personnalité du vin. Sur un même vignoble, utiliser plus de merlot ou plus de cabernet sauvignon changera les arômes et les qualités gustatives du vin.
Le système d'AOC garantit la qualité des vins en obligeant les vignerons à respecter un rendement plus faible à l'hectare, un taux d'alcool fixe, des procédures d'irrigation, mais aussi l'utilisation exclusive de cépages 'nobles'. Alors, pourquoi les producteurs français s'interdisent-ils d'indiquer les cépages sur l'étiquette frontale de la bouteille?
Comme le relève Xavier de Eizaguirre, président de Vinexpo, avec près de 500 AOC, les vins français sont perçus comme compliqués et peu compréhensibles. Les AOC - par exemple le Châteauneuf-du-Pape - autorisent les viticulteurs à cultiver jusqu'à 12 cépages différents. Qui, à part un expert, peut se souvenir des cépages autorisés pour chacune des 500 AOC? Les vignerons français pratiquent un marketing de l'offre, qui ne prend pas en compte la demande, c'est-à-dire ce que comprend le consommateur.
Le Nouveau Monde est en train de donner une leçon de marketing au Vieux Continent. Le vin est un produit complexe. La région viticole, les cépages, le vigneron, le domaine, ou encore le style du vin sont autant de caractéristiques que le consommateur doit se rappeler. Il est donc nécessaire de donner un maximum d'information au consommateur. Une étiquette doit l'aider, plutôt que le rendre indécis et stressé au moment de l'achat.
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sabato, 12 maggio, 2012, 17:06 - Generale
“Recyclable as ever”. A expressão significa que a primeira garrafa Pet feita parcialmente de origem vegetal (30%), lançada em março deste ano pela pioneira Coca Cola é “reciclável como nunca”. A embalagem reduz em até 25% as emissões de CO², impulsiona o setor sucroenergético e diminui a participação do petróleo no recipiente, que é também constituído de etanol.
O pioneirismo da Coca Cola é justificado economicamente uma vez que resultará na redução de uso de mais de cinco mil barris de petróleo e já incorpora diretamente o ciclo de reaproveitamento de materiais por ser 100% reciclável: para sua fabricação não houve mudanças em propriedades químicas, cor, peso ou aparência em relação ao PET convencional.
O Brasil é um dos primeiros mercados mundiais a adotar a Plantbottle e, nos últimos anos, as embalagens PET reduziram seu peso entre 8% e 26%, dependendo do tamanho, assim como os recipientes de vidro e alumínio.
Vamos torcer para que as outras companhias também adotem esta iniciativa uma vez que, além de sustentável, a Plantbottle é rentável e mais econômica que a embalagem tradicional. Enquanto isso procure o selo em sua coca cola!
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sabato, 12 maggio, 2012, 09:00 - Generale
Ti interessa davvero aiutare il prossimo? Rinunceresti alla tua vita per salvare persone che non conosci? La volontà di difendere gli altri spinge a scegliere di diventare soldati. E tu, entreresti in una stanza senza sapere quando potrai uscire? Questa è la domanda che “Who cares”, la campagna di reclutamento delle forze armate svedesi, ha rivolto ai giovani scandinavi.
Lo scopo di questo inedito progetto era quello di reclutare 4000 candidati per 1.500 nuove posizioni e far conoscere alle gente l’importante lavoro che le forze armate svolgono per il paese. L’iniziativa cercava di caricare di fascino la carriera militare, che da tempo, ormai, non colpisce più l’immaginario dei ragazzi.
Come si è svolta la campagna?
È stato allestito un container nel centro di Stoccolma dove le persone venivano rinchiuse per minimo un’ora senza alcun contatto con il mondo esterno. L’unico modo per uscire dal container era quello di essere liberati da qualcuno disposto a prendere il tuo posto in questa cella d’isolamento. I giovani si erano messi in viaggio da tutto il paese per salvare la persona reclusa.
Nel frattempo le immagini della prigionia venivano inviate al sito internet delle forze armate e trasmesse in tempo reale su giganteschi cartelloni pubblicitari posizionati nel centro di Stoccolma. La detenzione era seguita in diretta come in un vero reality show!
L’iniziativa ha generato un frenetico passaparola e il sito internet ha raggiunto le 100.000 visite in meno di quattro giorni. Le forze armate hanno coperto tutti posti di lavoro disponibili e inaspettatamente hanno visto un’affluenza di candidati doppia rispetto agli anni precedenti.
Questo perverso e seducente reality show ha centrato l’obiettivo ed è riuscito a far parlare di sé e ad avvicinare i giovani ad un mondo oggi distante dalle loro vite qual è quello delle forze armate.
Guardando il progetto nel video, voi sareste entrati nella cella d’isolamento?
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ax9kCCwTLGo
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venerdì, 11 maggio, 2012, 09:52 - Social networks
Da una recente ricerca di ExactTarget emerge che il 58% degli utenti di Facebook si aspetta di ricevere sconti o promozioni quando clicca mi piace a una business page. Facebook, che in questi giorni ha raggiunto oltre 845 milioni di utenti, ha capito immediatamente questo bisogno e ha creato la funzione “Offers”, un nuovo servizio di social shopping.
Dopo una fase di test durante la quale l’offerta pubblicitaria era disponibile solo per un gruppo selezionato di aziende, venerdì scorso è diventata accessibile gratuitamente a tutte le business page locali americane.
Facebook Offers permette alle aziende proprietarie di una fanpage di creare delle offerte da condividere nelle loro timeline e agli utenti di spedirle e condividerle con i propri amici innescando un meccanismo virale.
Le offerte consentono di ricevere promozioni speciali come sconti fissi e percentuali sulla spesa presso il negozio online che le emette. Esistono anche Offers da utilizzare offline che possono essere stampate o mostrate direttamente dal proprio smartphone allo staff del negozio.
Questa nuova funzione, presto disponibile nel resto del mondo, assicura una notevole viralità grazie al passaparola generato dalle offerte e aumenta il coinvolgimento dei fan nella fanpage.
Con Offers le aziende potranno calcolare la propria redditività su Facebook grazie alla specifica funzione che permette di misurare direttamente le vendite effettuate. Questo significa che i brand saranno in grado di capire più chiaramente il valore dei fan e di calcolare l’effettivo ROI delle campagne marketing attive su questo social network.
E voi, pensate che la vostra azienda potrebbe trarre vantaggio da Facebook Offers?
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giovedì, 10 maggio, 2012, 09:31 - Generale
Può il mobile marketing portare benefici anche al mondo del calcio?
Il mobile marketing è un settore in forte espansione, divenuto nel tempo un elemento talmente necessario per le aziende e le loro campagne pubblicitarie che persino le società calcistiche stanno incominciando ad investire in esso.
Anche l’impresa calcio infatti, guarda con particolare interesse a questo settore, soprattutto perché tali tipologie di società sono soggette, a differenza delle aziende normali, a un forte limite nelle capacità di sviluppare azioni di marketing, essendo il loro bacino di pubblico circoscritto alle tifoserie e dunque difficilmente ampliabile.
Come se non bastasse, a partire da quest’ anno inoltre è entrato in vigore il fair play finanziario ad opera della UEFA, l’organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio europeo, che impone alle società di calcio di essere in regola con i propri bilanci per poter partecipare alle coppe internazionali. Ecco perché anche le aziende sportive di calcio potrebbero ritrovare proprio nel mobile marketing una nuova ed utile fonte di reddito.
Agorà Telematica è l'azienda che ha collaborato con la Società Sportiva Calcio Napoli (una delle poche squadre italiane contraddistintasi negli ultimi anni per essere sempre in regola con i propri conti) alla realizzazione di un app dedicata ufficiale, presentata lo scorso 18 aprile in una conferenza stampa presso il campo di allenamento della squadra partenopea.
La collaborazione con la SSC Napoli nasce nel 2006, ma certamente allora non si parlava di Mobile. Il progetto di iSSCN è il risultato di un lavoro sviluppato di concerto con la squadra confrontandosi soprattutto sulle curiosità che mantengono viva l'attenzione dei tifosi. Sono state analizzate insieme allo staff del Calcio Napoli le potenzialità del Mobile e discusse insieme funzioni ed esigenze.
A breve sarà disponibile la versione ottimizzata per iPad dell’app iSSCN, mentre quella per Android è già in sviluppo.
L’applicazione cerca di fornire uno strumento pratico e veloce a tutti i tifosi della SSC Napoli che non vogliono mai separarsi dalla propria squadra. Molte delle funzioni sono già presenti e sincronizzate con il sito web, come le news, le aree multimediali e le info. Altre invece sono state sviluppate ad-hoc come il “Live Match”.
Naturalmente non è stato tralasciato il marketing con gli accessi al webstore e lo sviluppo di una piattaforma banner dedicata e completamente gestibile dal cliente. Molta attenzione è stata dedicata all’usabilità e alla piacevolezza dell’applicazione in quanto elementi fondamentali delle App di successo.
Come per gli altri settori, il mondo mobile è diventato imprescindibile, se non altro per l’impressionante tendenza di crescita. I team di calcio, soprattutto alcuni, hanno la fortuna di avere una base di utenti molto fidelizzata, anche se non facilmente ampliabile (se non nei periodi di particolare fortuna sportiva).
Il mobile, se ben gestito, aumenta enormemente per un team l’oppportunità di rafforzare il contatto con i propri fans e quindi di massimizzarne il ritorno.
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