Lo spot di Twitter sfreccia in TV 
martedì, 12 giugno, 2012, 06:56 - Generale


Twitter ha trasmesso domenica 10 giugno, il suo primo spot televisivo durante il seguitissimo campionato automobilistico statunitense NASCAR.

Nella clip è ripreso il pilota Brad Keselowski seduto all’interno della propria vettura da corsa mentre scatta una foto con l’iPhone. ‘Vedi ciò che vede’ è lo slogan con cui termina il video seguito dall’URL twitter.com#NASCAR.

L’accordo stipulato tra Twitter e il brand NASCAR mira ad incentivare i numerosi tifosi della competizione, generalmente poco esperti di nuove tecnologie, all’utilizzo del social network.

Con questo spot pubblicitario per la prima volta Twitter si rivolge alla TV per promuovere i propri servizi rivolti ai brand, ovvero le nuove pagine sponsorizzate dedicate ad un determinato hashtag e denominate hashtag page. Una sorta di corrispettivo delle fanpage di facebook.

Nelle brand page del social sono presenti sia i tweet delle aziende sia quelli dei fan, con il risultato di rendere più completa ed esauriente la narrazione degli eventi in tempo reale.
Nell’hashtag page di NASCAR i tifosi hanno potuto seguire le riprese televisive, le fotografie e le indiscrezioni degli addetti ai lavori e si sono sentiti emotivamente coinvolti nella competizione.

Gli utenti sono stati letteralmente conquistati da questa nuova iniziativa che ha permesso loro di seguire ogni singolo momento della gara automobilistica.

Twitter sta lavorando parecchio per avviare nuove partnership con gli inserzionisti cercando di potenziare le proprie offerte pubblicitarie. Le nuove pagine permetteranno al social network di rimpinguare le proprie casse e ai brand di ottenere una fonte pubblicitaria valida.

Dopo l’esperienza NASCAR pensate che altri brand acquisteranno delle hashtag page di Twitter ?
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Artist creates dress from red wine 
martedì, 12 giugno, 2012, 06:50 - Generale


Contemporary artist Donna Franklin has created the world’s first dress made from red wine

In a collaboration with Bioalloy, which carries out research for the University of Western Australia (UWA), Franklin developed the fibrous cellulose fabric by introducing acetobacter – the bacteria used in the fermentation process of turning wine into vinegar – into vats of red wine.

The bacteria produces cellulose, which is chemically similar to cotton, when grown in a solution containing glucose.

Other alcohol, including beer, can be used in place of wine.

Gary Cass of Bioally chanced upon the material while attempting to make a cyborg with self-developing skin.

Cass went on to form fermented fashion label Micro’be’ with Franklin, which aims to “investigate the practical and cultural biosynthesis of clothing.”

“The Micro’-be’ garments are made from microbial cotton which forms on the surface of the wine, almost as if the bacteria are trying to form a raft to flow on the wine,” Cass told technology website Wired.co.uk.

“We have perfected a technique that will allow the bacteria to form a three-dimensional seamless garment that can be formed to fit the wearer like a second skin,” Cass added.

When dry, the cellulose becomes inflexible and easily torn – a large stumbling block if Micro’be’ is to go mainstream.

This is not Franklin’s first foray into fermented fashion – in 2007 she created a living fungus dress while working at UWA, feeding the dress special nutrients to promote its colour-changing properties.

At the time Franklin said she developed the dress to “challenge people’s perceptions of body-garment relationships and our relationship to the natural world.”

Cass meanwhile, is carrying out research into how the Micro’be’ material can be used in tissue engineering where microbial cellulose would be applied on the lower half of a wound and then seeded with stem cells.

“Fermented fashion doesn’t need to stay within the fashion world. It can inspire new thoughts in many other disciplines, such as medicine, engineering, dentistry or architecture,” he said.

The pair plan to release a new dress later this year.
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Havaianas, 50 anos no coração do brasileiro 
martedì, 12 giugno, 2012, 00:00 - Generale


Os chinelos mais famosos do Brasil completam o seu cinquentenário com planos de entrar no segmento de vestuário e expandir a sua atuação da marca para a Ásia.

As Havaianas vestem os pés, mas é o coração do consumidor que Carla Schmitzberger, diretora da unidade de sandálias da Alpargatas, mira para perpetuar o legado da marca. Esse alvo será fortemente atingido a partir do próximo dia 18 de junho, data na qual as Havaianas lançam uma edição especial, que tem um pé na virada e outro na revirada que selaria para sempre o caminho dos chinelos da Alpargatas, em 1994. O próximo passo das Havaianas deve ser rumo à Ásia, além do plano de transformar as sandálias também numa marca de roupas, passando não só a calçar, mas também a vestir o brasileiro.
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Facebook introduce due grandi novità per le fanpage 
lunedì, 11 giugno, 2012, 17:20 - Social networks


Facebook potenzia i servizi per chi gestisce le fanpage

All’indomani della pubblicazione dei dati sulla survey relativa alla professione del Community Manager in Italia, Facebook introduce due novità davvero interessanti per chiunque abbia il ruolo o la necessità di gestire una fanpage. La prima riguarda la possibilità da parte degli admin di assegnare 5 specifici ruoli alle altre persone a cui danno accesso al backstage della pagina:

1) Gestore (Manager): ha i poteri maggiori ed è l’unico con l’accesso alla decisione di dare ruoli differenti.
2) Fondatore del contenuto (Content Creator)
3) Moderatore (Moderator)
4) Inserzionista (Advertiser)
5) Analista di insights (Insight Analyst): possiede i minori permessi, solo di analizzare gli insights.

A questo link trovate le specifiche di cosa le diverse figure possono o meno fare. Una bella novità soprattutto – come sottolinea TNW – per le pagine gestite non da un’unica persona ma da un team complesso, che rende più gestibile e controllabile il processo.

Altra novità davvero utile è la possibilità di programmare i post senza l’utilizzo di app o tool esterni, ma direttamente attraverso le opzioni di condivisione. D’ora in poi basterà decidere anno, data, ora etc… e il contenuto verrà schedulato!

Allora, le avete già provate? Vi piacciono? Sembra che a livello di usabilità ci sia ancora qualcosina da aggiustare… ma è già un bellissimo passo avanti che faciliterà non poco il lavoro! Happy
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Stop Global Warming - Guerrilla Marketing Campaign 
lunedì, 11 giugno, 2012, 16:46 - Guerrilla marketing

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