lunedì, 18 giugno, 2012, 10:59 - Generale
L'uso di bottiglie in PET (poliestere) per il vino è ormai consolidato sul mercato. Le principali cantine californiane, ad esempio, scelgono sempre più spesso il PET data la leggerezza abbinata a trasparenza simil vetro, trasportabilità, sostenibilità e costo ridotto. Le bottiglie sono ben accette dai consumatori e sono ammesse nei locali pubblici dove invece sono bandite quelle in vetro per il rischio di rottura. Il vino confezionato in queste bottiglie può essere venduto nei parchi, ai concerti e in altri luoghi all'aperto. Leggerezza e sostenibilità sembrano attrarre sempre più anche l'interesse delle compagnie aeree.
Sutter Home è il principale produttore di bottiglie da 187 ml per vino, con una quota di mercato del 30% circa. La società ha cominciato nel 2005 a passare alle bottiglie in PET, spostando poi l'intera produzione verso la plastica, che permette inoltre di utilizzare le linee di riempimento esistenti. Un'altra azienda, la Cecchetti Wine Company, ha registrato una larga diffusione di bottiglie in PET da 187 ml per vino in molte compagnie aeree. La società rifornisce Air Canada, British Airways e Continental Airlines, che considerano il PET un'alternativa leggera e di qualità simile al vetro ma capace di ridurre consumo di carburante e costi.
Per il lancio della birra Carlsberg Export nei punti vendita locali di Sainsbury (UK) è stata scelta una nuova bottiglia da 500 ml in PET, che dovrebbe dare nuovo impulso alle vendite di birra lager di alta fascia. La bottiglia realizzata mediante soffiaggio include il logo Carlsberg in rilievo ed è chiusa con i tradizionali tappi a corona. Venduta attraverso i distributori automatici, è considerata ideale per le occasioni all'aperto quali picnic e barbecue.
Secondo Carlsberg UK il settore della birra fredda presenta un ampio potenziale di crescita ancora poco sfruttato. Una ricerca condotta lo scorso anno dalla società ha mostrato che nei centri commerciali i distributori di bibite fredde attraggono il consumatore fino a quattro volte di più di un'insegna pubblicitaria.
Ci troviamo di fronte ad un classico esempio dell'innovazione di un imballaggio trainata dal fornitore. La nuova bottiglia da 500 ml presenta un design di elevata qualità che ben si addice alla birra fredda e rappresenta un autentico elemento di distinzione sul mercato britannico.
Daniele Nalli
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lunedì, 18 giugno, 2012, 10:01 - Generale
Gli italiani sono sempre più connessi a internet con i dispositivi mobili: è quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio mobile Internet, Content & Apps promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano.
L’indagine, presentata il 12 giugno scorso al Campus Bovisa, studia la rapida diffusione degli smartphone, la proliferazione delle applicazioni e lo sviluppo delle reti cellulari di nuova generazione. Queste tendenze molto in voga negli ultimi anni, vengono raggruppate sotto il nome di ‘Mobile Economy’.
Durante la presentazione dei risultati della ricerca il Direttore degli Osservatori del Politecnico, Andrea Rangone, ha dichiarato che “Anche in Italia la Mobile Economy sta crescendo bene e può dare nuova linfa allo sviluppo economico del nostro Paese.”
Nel febbraio 2012 infatti, sono arrivati a 21,8 milioni gli italiani che possiedono uno smartphone (novità assoluta che inverte l’andamento negativo degli ultimi 3 anni del mercato mobile, in particolare è cresciuto enormemente il fatturato proveniente da app mobili, attualmente al 45,4%) e la spesa per la navigazione mobile è aumentata del 52% per un totale di 800 milioni di euro.
L’impennata degli acquisti dei collegamenti internet con il ha raggiunto i 75 milioni di euro.
La piattaforma che possiede una maggiore redditività è Apple con più dell’85% dei ricavi ottenuti tramite negozi digitali seguita da Android. Secondo gli studiosi del politecnico, il guaio di Google Play è l’assenza di un sistema di pagamento in grado di competere con quello della concorrente Apple. L’indagine Doxa relativa al Mobile Internet ha riscontrato, infatti, che gli utenti dell’azienda di Cupertino possiedono in media 52 applicazioni contro le 30 degli utenti Android.
Oggi, alla luce dei dati offerti dalla ricerca del Politecnico possiamo ribadire che puntare sul mobile marketing rappresenta un passaggio imprescindibile per i brand più dinamici.
Per stare al passo con i tempi e sfruttare tutte le nuove possibilità offerte dal mercato è necessario ripensare il proprio modo di fare business e adeguarlo ai sempre più indispensabili smartphone e tablet.
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domenica, 17 giugno, 2012, 08:54 - Guerrilla marketing
A metà tra progetto fotografico e installazione artistica "Little People Project" di Slinkachu ha iniziato il suo viaggio nel mondo nel 2006, da Londra, città di origine dell’artista.
Semplici miniature di esseri umani, rimodellate, dipinte e lasciate sulla strada a modificare ed interagire con l’ambiente urbano.
Un progetto di cui ho spesso mostrato delle immagini sulla mia pagina Facebook, sul blog ho cercato di selezionarne una per rendere omaggio all’"uomo delle miniature".
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sabato, 16 giugno, 2012, 09:31 - Generale
Interno della metropolitana di Copenaghen, una ragazza al flauto traverso inizia a musicare "il mattino" di Edvard Grieg tratto dal poema drammatico Peer Gynt. Accanto a lei un’altra persona si aggiunge alla piccola orchestra, che secondo dopo secondo continua a diventare sempre più corposa, con altri musicisti che ne prendono parte con strumenti a fiato e a corda. Un viaggio diverso dal solito che vede i presenti togliersi le cuffie per ricordare il momento ed ascoltare il brano. Un’attività promossa da Radio Klassisk.
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venerdì, 15 giugno, 2012, 10:15 - Guerrilla marketing
Le opere di Banksy sono talmente conosciute che il fotografo di Los Angeles Nick Stern ne ha realizzato una versione “reale”. Nasce così il progetto “You Are Not Banksy”.
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