mercoledì, 11 luglio, 2012, 06:57 - Generale
Dopo lo straordinario debutto statunitense, è stata presentata in Italia la nuova versione di Overblog, una piattaforma editoriale che si propone di rivoluzionare il concetto di blog.
Il servizio Francese firmato eBuzzing Group, ormai da otto anni sul mercato, vanta 3 milioni di blog creati, localizzazione in 5 lingue e oltre 34 milioni di visitatori unici al mese.
A differenza di WordPress e Tumblr, Overblog è un aggregatore di contenuti capace di recuperare e unificare i content che l’utente pubblica online sui diversi social network.
Grazie alla piattaforma è possibile ricomporre il puzzle della propria vita digitale in un unico flusso di informazioni.
Facebook, Twitter, Instagram, YouTube sono tra i servizi che si possono sincronizzare in tempo reale con Overblog.
La rivoluzionaria piattaforma di blogging e content curation permette agli utenti di creare diversi post (testuale, citazione, immagine, video) e di pubblicarli in tempo reale.
L’era del blog dunque, non è finita come in molti ritenevano. Al contrario, con l’avvento di Overblog, inizia una nuova fase estremamente prolifica per il mezzo di comunicazione.
Le novità del social hub non sono ancora finite; a settembre verrà rilasciata la versione 1.0 della piattaforma e sarà disponibile una app mobile in grado di trasmettere live video in streaming sulla propria pagina personale.
Il servizio, inoltre, può fruttare molto ai suoi fondatori poiché, come spiega il consulente di web strategy Gianluca Diegoli: “Diventare un centro di aggregazione degli user generated significa avere l’opportunità di monetizzare in veste di editore distribuito”. Overblog infatti, apre un nuovo mercato pubblicitario che non appartiene ancora a Facebook e Twitter.
La piattaforma riuscirà ad attirare gli utenti Italiani e a monetizzare la sua presenza sul web?
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martedì, 10 luglio, 2012, 13:24 - Generale
Il progetto Risorse Future a favore dell'ambiente. Calzature ecosostenibili e vegane.
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martedì, 10 luglio, 2012, 08:09 - Generale
Scopri i clienti, i lavori e la creatività dell'agenzia navigando attraverso gli hashtag dedicati su Instagram.
La Tribal DDB per lanciare il proprio marchio in Israele ha deciso di sfruttare la potenza di Instagram, non avendo budget a disposizione ed esprimendo al tempo stesso la loro propensione al social ed in generale al mondo digitale.
In particolare, l’agenzia pubblicitaria ha fatto leva sugli hashtags di Instagram proponendo tutta la loro gamma di servizi offerti “taggandoli” singolarmente.
E’ così possibile scoprire i clienti attraverso #tdilclients, tutti lavori attraverso #tdilworks, lo staff dell’agenzia con l’hashtag #tdilpeople e molto altro ancora.
I risultati della campagna a costo 0 sono entusiasmanti: 67,000 risultati Google in 18 giorni, media coverage su siti specializzati in business (come PSFK o The Wall Street Journal), centinaia di tweet in tutto il mondo e 300 nuovi amici su Instagram.
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lunedì, 9 luglio, 2012, 07:07 - Social networks
Alcuni esempi di marketing non convenzionale applicati alla promozione discografica attraverso l'utilizzo dei social. La musica si contestualizza nella vita dei fan!
La promozione tradizionale dei propri dischi? Sempre più artisti cercano anche altre strade per arrivare ai loro fan e non solo. Canali non convenzionali per far conoscere la propria musica ed il proprio mondo, condividerli e usare il passaparola della rete per diffonderli.
I Maroon 5 scelgono Foursquare per lanciare il nuovo singolo “Payphone”. I fan possono scaricare il brano inserendo i propri dati nella pagina dedicata e, chiamando il numero del telefono a gettoni più vicino indicato dal social, ascoltare un messaggio lasciato dalla band. I Blink 182, invece, utilizzando SoundCloud e Simple Geo, permettono di ascoltare in anteprima le canzoni dell’album “Neighborhoods” e di chattare con chi abita nella stessa zona.
PJ Harvey ha lanciato alcuni corti legati all’album “Let England Shake” che, se visti uno dietro all’altro, formano un vero e proprio film!Bjork dal canto suo ha proposto una app gratuita nella quale l’utente trova, per ogni traccia di “Biophilia”, giochi, animazioni, testi animati, speciali fotografici, contenuti esclusivi e materiali d’archivio.
Anche gli artisti italiani iniziano a non essere da meno! Due esempi su tutti: i Control V hanno tappezzato le bacheche di annunci per la ricerca di un batterista; telefonando al numero indicato, in realtà, si poteva ascoltare l’inedito “Difenditi” in anteprima. Per il lancio dell’album, invece, tutti i fan hanno postato nei social dei primi piani con la copertina dell’album al posto del viso!
Ed i Velvet, in occasione di “Nella lista delle cattive abitudini”, hanno creato una applicazione facebook dove chiunque poteva indicare le cattive abitudini dei propri amici.
Per promuoversi, un bel disco è importante ma non basta più…la creatività si sviluppa anche fuori dalla sala di registrazione e trova terreno fertile nei social network.
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domenica, 8 luglio, 2012, 08:25 - Social networks
Dai rumors delle ultime settimane sembra che facebook sia intenzionato a introdurre un nuovo pulsante chiamato want: ‘lo voglio’.
Questa nuovissima idea né smentita né confermata dal team del social, porterà un nuovo impulso all’e-commerce che non è ancora completamente approdato sulla piattaforma.
L’ inedita soluzione consentirà a facebook di incrementare i ricavi provenienti dagli annunci di brand e aziende che hanno aperto una pagina personale.
Il tasto ‘lo voglio’ esprimerà una preferenza diversa rispetto al like che, effettivamente, ha ormai stancato gli iscritti al social. Con l’introduzione del want infatti, facebook disporrà di uno strumento inedito in grado di segnalare le intenzioni d’acquisto degli utenti.
La coppia ‘mi piace’- ‘lo voglio’ dovrebbe fornire al social una panoramica ancora più dettagliata sui gusti e le preferenze degli iscritti.
A Palo Alto dunque, si continuano a sperimentare nuove funzioni che hanno l’obiettivo preciso di migliorare l’esperienza commerciale e sociale degli utenti.
E voi, pensate che l’eventuale introduzione del tasto want darà un nuovo impulso alla pubblicità su Facebook?
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