sabato, 11 agosto, 2012, 11:10 - Generale
Pubblichiamo oggi un articolo realizzato su una ricerca della Wordstream dal titolo “The War On Free Clicks”, che può essere considerato un nuovo capitolo della saga sulla guerra stella per il posizionamento sui motori di ricerca, e sulle migliaia di considerazioni fatte sui risultati prodotti dalla ricerca organica.
Quello che hanno fatto a WordStream è stato in pratica “studiare quale impatto hanno avuto i format vecchi e nuovi dell’advertising di Google stanno avendo in media sui risultati del motore stesso“.
Negli Stati Uniti hanno rilevato che i click sui link sponsorizzati battono quelli risultati dalla ricerca organica per un rapporto di 2 a 1 sulle keywords ad alto intento commerciale.
Tuttavia specificano che in termini “complessivi” i click sui link da ricerca organica superano ancora quelli della paid search, ma molto dipende dalle keywords utilizzate (ovviamente…). Se infatti la ricerca viene fatta utilizzando keyword con “high commercial intent” – ovvero utilizzate proprio con l’intenzione di acquistare un prodotto o servizio – queste hanno un maggior valore (inteso come maggiore probabilità di click) rispetto a quelle per cui lo scopo della ricerca è di tipo “informativo”.
Quindi, quando un utente cercherà attraverso il motore di ricerca di Google un prodotto o servizio da acquistare utilizzerà molto probabilmente keyword che attiveranno una pagina contenente link sponsorizzati più predisposti a ricevere click rispetto a quelli della ricerca organica. In realtà però, come si vede nell’infografica nella parte PAID ADS ARE GAINING GROUND questo tipo di keyword producono pagine di ricerca in cui la parte above-the-line è quasi integralmente occupata da paid ads.
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venerdì, 10 agosto, 2012, 14:55 - Generale
Un’app per i SEO specialist, per chi si occupa di social media marketing, per chi ha sempre voglia di farsi venire idee, per chi vuole essere sempre on line anche sotto l’ombrellone.
Ci sono volte che penso di non usare il 100% del potenziale del mio smartphone (iPhone) quando ce l’ho tra le mani. Allora cerco un po’ in rete qualche nuova recensione di mobile app con cui integrare quelle già presenti nella mia libreria iTunes; magari che possano rendermi più semplice seguire le attività inerenti il mio lavoro on line anche quando sono lontano dal desktop (in realtà la fase preliminare è quella di eliminare le invisible app, quelle che una volta installate non ho mai più aperto).
Per i SEO, social media manager, web strategist o web specialist di qualsiasi tipo, riuscire a supervisionare il proprio lavoro quando non si è a casa o a lavoro, è un po’ croce e delizia. Sicuramente non perdiamo mai d’occhio ciò che accade, sicuramente non riusciremo mai a staccare la spina completamente anche in periodo di ferie. Quindi, per la felicità dei vostri partner ecco qualche app mobile utile per tenere sotto controllo le nostre attività on line anche in ferie.
1. Quicklytics – Google Analytics App
[iOS - 3,99€] Quicklytics è di sicuro l’app più pratica e semplice da usare per controllare il proprio account su Google Analitycs. Bastano davvero pochi secondi per avere in tempo reale tutti i dati più importanti sul traffico dei siti gestiti: numero di visitatori unici, pagine visitate, visualizzazione media delle pagine e frequenza di rimbalzo. Questi ovviamente sono solo i dati immediatamente visibili nella schermata principale. Infatti, è possibile inoltre ricevere Report sui visitatori, sui Contenuti, come siamo messi con gli obiettivi fissati, e nel caso il vostro sito sia un E-Commerce, Quicklitics include dati sulle transazioni e ricavi, totale delle transazioni e performance di ogni singolo prodotto.
Un’ottima alternativa a questa app per utenti Android è certamente la celebre Google Analytics, su cui non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Altra ottima app del segmento Analytics è Analytics App. Non economica anche questa [5,49€] ma assolutamente meritevole di attenzione. Quicklytics è preferibile a mio parere perché notevolmente più “leggera”, tuttavia quest’ultima permette il login con account multipli, e potrebbe essere una caratteristica che fa la differenza.
2. iSEO
[iOs, 1,59€] iSEO è una buona app, la migliore tra le app iPhone per SEO che ho testato, che permette di tenere traccia dei progressi SEO di un dominio. Molto facile da usare, presenta subito statistiche SEO che vanno dall’Alexa Rank, Google Pagerank, Alexa Backlinks, Link popularity, Google Backlinks, fino ad arrivare alle Social Mentions. Permette infatti di avere snapshot delle social media activity delle proprie pagine Facebok, e una panoramica della keyword density. Cosa molto figa è possibile individuare rapidamente quali contenuti pubblicati hanno performato meglio rispetto ad altri, e non solo riguardo ai propri ma anche quelli dei siti competitor.
3. Gestore delle Pagine Facebook
[iOs] Che facciamo, un occhio alle Pagine Facebook non glielo diamo? Lanciata nello scorso Maggio, è stata recentemente aggiornata con qualche novità degna di nota. Su tutte la possibilità di caricare foto negli album della propria Pagina, e visualizzare le foto allegate ai messaggi. Sono stati risolti un po’ di bug e problemi vari, annunciati come generico miglioramento delle prestazioni (sì, in sostanza una di quegli aggiornamenti di cui non si riesce mai a intuire l’effettivo miglioramento). Fatto sta che è FREE e al momento una delle migliori soluzioni per monitorare l’attività delle pagine facebook via mobile.
4. Hootsuite
[iOs] C’è poco da fare, Hootsuite in tutte le sue versione spacca. Abbiamo parlato così tanto di quest’app che non scendo nei dettagli. Dico solo che è probabilmente la più conosciuta, utilizzata e diffusa app per la gestione multipla e la programmazione dei post sui social network più importanti del momento. La sua versione mobile, disponibile sia per iPhone che per iPad, è solo una straordinaria e naturale estensione del suo potenziale da utilizzare on-the-road.
5. MindMeister
[iOs, Android] L’ultima di cui vi parlo è la mia preferita, ed è utile per i professionisti di ogni settore. Perché centra con le ferie? Perché nessuno di noi riesce mai a fermare il cervello. Le migliori idee spesso vengono in condizioni in cui la mente è rilassata. Avere un’app che ti consente di creare una mappa concettuale del lavoro da svolgere è un’ottima opportunità per impostare subito il lavoro, da sviluppare magari in seguito.
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giovedì, 9 agosto, 2012, 11:21 - Generale
Fiat 500 torna nelle televisioni statunitensi con la nuova pubblicità “Immigrants“.
Lo spot racconta la rinascita del brand torinese, in modo smart ed elegante, per l’esigente pubblico americano!
Una versione moderna dei migranti nostrani, con una serie di Fiat 500 che si tuffano dalla costa amalfitana per raggiungere New York, sulle note di “Torna a Surriento“, rivisitata da Arianna&Pitbull.
L’agenzia Paul Pananek ha impiegato 12 giorni per riprendere il viaggio delle sei 500, con la collaborazione di uno stuntman anfibio e una gru.
Lo stereotipo del Bel Paese avrà catturato i cuori degli yankees?
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mercoledì, 8 agosto, 2012, 09:49 - Generale
Levantamento do Controle da Concorrência aponta que o craque Neymar apareceu, entre janeiro e julho deste ano, 3.837 inserções comerciais na TV aberta. Apenas em julho, mês de férias, foram 1.053 inserções. Chama atenção, também, o número de marcas para as quais ele empresta a imagem.
São dez, no total: Ambev, Baruel, Claro, Grupo Santander, Johnson Controls, Lupo, Nike, Panasonic, Unilever e Volkswagen - anunciante que, no momento, mantém dois filmes diferentes com o jogador. Em dezembro passado (período anterior ao levantamento feito pelo Controle da Concorrência), curiosamente, três comerciais estrelados pelo atleta estrearam no mesmo dia.
Hoje, a imagem de Neymar é gerida por quatro empresas: a 9ine, de Ronaldo, Marcus Buaiz e do Grupo WPP; a IMX Talent, sociedade entre Eike Batista e IMG Worldwide; o Santos, clube ao qual ele está vinculado; e a Neymar Sports, empresa do jogador e de seu pai. Todos esses contratos passam pelo empresário do jogador, Wagner Ribeiro.
Assista, abaixo, alguns dos comerciais protagonizados por Neymar.
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mercoledì, 8 agosto, 2012, 09:32 - Generale
Ecco come ottimizzare i contenuti online e renderli virali anche fuori dalla rete
Secondo quanto riportato da Mashable, il 15% delle conversazioni offline sui prodotti e il 23% di quelle sui servizi nascono da qualcosa che si è visto online. In altre parole parte delle conversazioni offline sono generate da quelle online.
Spesso le aziende trascurano l’importanza dell’impatto che i social media possono avere al di fuori delle relative piattaforme: l’efficacia di un’azione di social media marketing non può essere misurata solo in termini numerici di like, condivisioni, retweet, pin etc., ma bisogna tenere conto anche del passaparola offline che può generarsi più o meno direttamente da un contenuto lanciato nel web.
Per questo motivo è importante capire come massimizzare l’impatto sia online che offline di un contenuto sugli utenti. Ecco allora 5 consigli da tenere presente nella pubblicazione degli online contents.
1. Pianificate contenuti virali
I contenuti che più funzionano sono quelli che spingono gli utenti a condividerli a loro volta, innescando un circuito di viralità. Gli utenti tendono a condividere più facilmente quei contenuti che sorprendono, che fanno ridere o che fanno emozionare. Pianificare qualcosa che spinga alla condivisione faciliterà senz'altro il passaparola sia online che offline.
2. Pubblicate al momento giusto
Un contenuto, anche se ben congeniato, può avere scarsi risultati se pubblicato nel momento sbagliato. Bisogna sempre chiedersi quale sia il momento migliore per comunicare qualcosa al proprio pubblico. Alcune volte può essere meglio pubblicare presto la mattina, quando le persone sono entrate da poco in ufficio, o altrimenti prima di pranzo. La viralità nasce, oltre che da un buon content, proprio dal tempismo!
3. Rendete i contenuti utili e facili da trovare
Spesso gli utenti si rivolgono ai profili social per richiedere informazioni. Per questo è importante offrire sempre risposte che soddisfino il più possibile l’utente linkando anche un determinato contenuto sul sito.
4. Identificate gli influencer
Buona parte del passaparola passa dagli influencer: i loro consigli e le loro raccomandazioni sono molto seguite dagli utenti, perciò è bene individuarli e cercare di coinvolgerli o attirare la loro attenzione.
5. Pensate ai sostenitori del brand
Si chiamano brand advocates, non hanno alcun legame professionale con l’azienda che sostengono, ma hanno comunque piacere a parlare di quel determinato marchio. Così, visitano spesso il sito dell’azienda alla ricerca di contenuti e news da condividere con il loro pubblico. Per questo motivo è importante tenere sempre a mente questo target di “fedeli” cercando di offrirgli materiale da utilizzare.
Questi sono i 5 consigli utili per ottimizzare la vostra strategia di digital content marketing, affinché abbia un impatto anche fuori dalla rete. Buon lavoro, e sappiateci dire se e quanto hanno effetto!
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