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martedì, 14 agosto, 2012, 10:14 - Viral marketing


La povertà è così: difficile da girarci intorno!


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Pelé faz acordo com empresa do WPP 
lunedì, 13 agosto, 2012, 20:12 - Generale



Em um acordo com duração de quatro anos, Pelé passa a ter a empresa MediaCom Sport como agente responsável pelo gerenciamento de sua imagem comercial. O acordo envolve todas as aparições do atleta em ações de marketing, peças publicitárias e apoio a produtos.
A MediaCom Sport é um braço do bureau de mídia MediaCom, do grupo WPP. O contrato, que engloba o período no qual o Brasil receberá a Copa do Mundo e os Jogos Olímpicos, foi fechado junto à Legends 10, empresa responsável pelo licenciamento de produtos da marca Pelé e pela imagem do atleta.
Desta forma, aparições do atleta que não sejam comerciais, como no caso de eventos da Fifa e do Comitê Organizador Local da Copa no Brasil serão gerenciadas pela Legends 10. E quando ele aparecer em compromissos de marcas comerciais, a MediaCom Sport será a responsável pela negociação. Até o momento, nenhuma marca está fechada com o atleta.
Como o acordo foi fechado em Londres, a poucos dias da cerimônia de encerramento dos Jogos Olímpicos (que ocorre neste domingo, 12). o veículo MediaWeek, que deu a notícia, afirma que Pelé pode estar presente no evento.
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Piracy 
lunedì, 13 agosto, 2012, 11:04 - Generale
6500 cd used, more than 200 hours: these are the numbers of shows conceived by Mirco Pagano Piracy and Moreno De Turco subjects for which the icons of the music world recreated using the original cd their greatest hits.












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Analisi netnografica della web tribe di True blood 
domenica, 12 agosto, 2012, 11:02 - Generale


Trueblood è una serie televisiva statunitense creata da Alan Ball e basata sui romanzi del Ciclo di Sookie Stackhouse della scrittrice Charlaine Harris. Lanciata nel settembre nel 2008 la serie ha vissuto un successo planetario, consacrata anche in Italia già dal suo debutto nell’aprile 2009. Diventata un cult tra i serial a tema vampiresco ha visto crescere nel corso degli anni il numero dei suoi fan, il cui ritrovo privilegiato per discutere e parlare spontaneamente di questo tv brand è come al solito la rete. Vediamo quali sono stati i risultati dell’analisi interpretativa svolta dal Centro Studi Etnografia Digitale sulla Web Tribe di True blood.

True blood parla sì di vampiri ma non è un prodotto per adolescenti, dove i canini ipersviluppati sono pretesto per un romanticismo melenso e tragico. E’ trash, violento, ha scene di sesso esplicito e al tempo stesso è una serie d’autore,con dialoghi e situazioni mai banali. Un prodotto adulto e diverso dagli altri.

Ecco come lo descrive Luca Tremolada, penna del settimanale Nova 24 de ilSole24ore, in un articolo in cui riporta e commenta lo studio sulla community digitale di True blood svolto da Viralbeat in collaborazione con CSED, e che ha coinvolto direttamente importanti professionisti del settore quali Alex Giordano (direttore e co-fondatore del CSED), Giovanni Boccia Artieri (Professore ordinario presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo), Angelica Della Torre (web analist del dipartimento Brand Reputation Management di ViralBeat) e Alessandro Caliandro (Responsabile del Dipartimento di Etnografia Digitale di Viralbeat).

I risultati dell’analisi interpretativa svolta a seguito di un’osservazione netnografica presso questa particolare web tribe di “serial addicted” non sono orientati allo sviluppo di strategie di social media marketing vere e proprie, quando allo studio di alcune evidenze socio-antropologiche che raccontano degli “effetti collaterali” del social media marketing.

Per il suddetto studio, sono state rilevate 4.045 conversazioni in lingua italiana relative a True Blood, nel periodo che va dal 1/04/2010 al 21/07/2010. Da queste conversazioni sono state estratte, a seguito di analisi semantica, 1308 opinioni.

IL CASO TRUE BLOOD: CONSUMO TELEFILMICO SU MEDIA DIGITALI

Vi invitiamo a scaricare il pdf integrale relativo allo studio attraverso questo link e a porci tutte le domande sia sullo studio e l’analisi interpretativa specifica che sulla metodologia d’analisi netnografica. Ecco il cosa troverete nel documento:

1. Introduzione

1.1 I contenuti narrativi online come piattaforma di “senso”

1.2 Perché studiare i fan

2. Metodologia d’analisi netnografica

2.1 True Blood web tribe

2.2 Campo topologico: contesti mediali e contesti tematici

2.3 Quali sono le caratteristiche di una web tribe?

2.3.1 Insight commerciali

2.3.2 Insight culturali e narrazione di sé

2.3.3 Quattro retoriche narrative: silenzio, stilemi, figure e giochi di verità

3. Analisi Interpretativa

3.1 Analisi degli insight commerciali

3.2 Insight commerciali: il côté positivo

3.3 Insight commerciali: il côté negativo

3.4 Analisi degli insight culturali

3.5 Strumenti per l’analisi degli insight culturali: stilemi, figure, giochi di verità

3.6 Etica: forme di vita alternative e resistenti

3.7 L’etica della TB web tribe: be adult and be stupid!

4. Riflessioni conclusive

5. Conclusioni riassuntive
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Nessuno clicca gli annunci di Google?  
sabato, 11 agosto, 2012, 11:10 - Generale


Pubblichiamo oggi un articolo realizzato su una ricerca della Wordstream dal titolo “The War On Free Clicks”, che può essere considerato un nuovo capitolo della saga sulla guerra stella per il posizionamento sui motori di ricerca, e sulle migliaia di considerazioni fatte sui risultati prodotti dalla ricerca organica.

Quello che hanno fatto a WordStream è stato in pratica “studiare quale impatto hanno avuto i format vecchi e nuovi dell’advertising di Google stanno avendo in media sui risultati del motore stesso“.

Negli Stati Uniti hanno rilevato che i click sui link sponsorizzati battono quelli risultati dalla ricerca organica per un rapporto di 2 a 1 sulle keywords ad alto intento commerciale.

Tuttavia specificano che in termini “complessivi” i click sui link da ricerca organica superano ancora quelli della paid search, ma molto dipende dalle keywords utilizzate (ovviamente…). Se infatti la ricerca viene fatta utilizzando keyword con “high commercial intent” – ovvero utilizzate proprio con l’intenzione di acquistare un prodotto o servizio – queste hanno un maggior valore (inteso come maggiore probabilità di click) rispetto a quelle per cui lo scopo della ricerca è di tipo “informativo”.

Quindi, quando un utente cercherà attraverso il motore di ricerca di Google un prodotto o servizio da acquistare utilizzerà molto probabilmente keyword che attiveranno una pagina contenente link sponsorizzati più predisposti a ricevere click rispetto a quelli della ricerca organica. In realtà però, come si vede nell’infografica nella parte PAID ADS ARE GAINING GROUND questo tipo di keyword producono pagine di ricerca in cui la parte above-the-line è quasi integralmente occupata da paid ads.
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