giovedì, 11 ottobre, 2012, 22:44 - Generale
Cos’è il crowdfunding? Il crowdfunding è una forma di finanziamento proveniente dal basso che utilizza il web per raccogliere le donazioni; il fine è dare vita a nuove attività imprenditoriali, nel gergo dette startup.
Le piattaforme di crowdfunding possono essere di tipo generalista o verticali, cioè dedicate a un tema.
Il crowdfunding si è davvero concretizzato come nuovo modello di business con la campagna elettorale americana di Barack Obama: lo “Yes We Can” è stato infatti lo slogan di una campagna finanziata in buona parte dai diretti interessati, gli elettori, il popolo.
Anche in Italia questo nuovo modello di raccolta fondi sta passando da una realtà di nicchia ad una di mainstream: nella bozza del nuovo Decreto Sviluppo, infatti, il Governo apre le strade ufficialmente al crowdfunding nel Bel Paese, per agevolare le persone fisiche che investono in start up.
Sfruttando la velocità della Rete e la condivisione dei social network, questa idea può essere una grande opportunità per piccoli e grandi progetti, che abbiano come base idee geniali.
Le startup ormai ben radicate in Italia sono YouCapital che finanzia indagini giornalistiche; Produzionidalbasso.com, una delle primissime piattaforme italiane, dedita soprattutto al mondo dell’autoproduzione letteraria e cinematografica; Kapipal, fondata da un professore dell’Università di Pisa, Alberto Falossi, apre i finanziamenti anche a progetti privati.
In questo tipo di business Falossi è riconosciuto per aver steso i principi fondamentali del modello del crowdfunding nel suo Kapipalist Manifesto. I moniti del business sono: i tuoi amici sono il tuo capitale; i tuoi amici realizzano i tuoi sogni; il tuo capitale dipende dal numero di amici; il tuo capitale dipende dalla fiducia; il tuo capitale aumenta con il passaparola.
Il riscontro concreto dell’attecchimento del crowdfunding in Italia verrà presto dimostrato con Crowdfuture: il 27 Ottobre a Roma si terrà la prima convention sul crowdfunding, durante la quale, con l’intervento di esperti mondiali, si parlerà di sfide ed eventuali soluzioni. I biglietti? Si acquistano tramite una piattaforma di crowdfunding: Eppela.
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mercoledì, 10 ottobre, 2012, 14:34 - Generale
Cosa vi viene in mente quando sentite la parola IKEA?
Certamente le più divertenti ore dei week end trascorse a curiosare tra cucine, camerette e prodotti per la casa; o la serie di eccentrici nomi annotati con precisione mentre si legge il nuovo catalogo; ma anche lo stupore nell’apprendere che il marchio svedese cura la campagna più efficace di social media advertising sui social network.
Bene, a tutto ciò possiamo aggiungere che da oggi, IKEA sarà presente come quartiere residenziale nel cuore di Londra. Il colosso svedese, infatti, è stato scelto come appaltatore per la ristrutturazione di un intero quartiere della città britannica.
Lo Strand East (questo il nome del quartiere) conterà nientemeno che 1200 stabili tra case ed appartamenti a misura di famiglia. Ammobiliati esclusivamente con soluzioni IKEA, gli edifici verranno interamente affittati, anche secondo diverse fasce di reddito.
All’interno del quartiere verrà proibita la circolazione delle automobili e messa a punto una linea di bus; in quest’ottica ecologista verrà realizzato anche un ospedale.
Due corsi d’acqua circonderanno l’area dove ci saranno ormeggi per vaporetti, taxi sull’acqua e bar galleggianti; insomma, un piccolo giardino dell’Eden ispirato anche a Venezia.
Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, l’immondizia verrà rimossa dalle case grazie a dei tunnel sotterranei e una centrale idroelettrica provvederà all’energia della nuova comunità.
Ci saranno anche piccoli uffici e botteghe al fine di creare ambienti familiari e amichevoli; no quindi a store dei più famosi brand.
Per quanto riguarda il profitto di questa strategia di ambient marketing, IKEA ha previsto di poter rientrare dai costi in circa 20 anni. Per il momento si diverte anche ad arredare le stazioni della metropolitana a Miami, New York, Tokio e Parigi.
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martedì, 9 ottobre, 2012, 15:13 - Generale
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lunedì, 8 ottobre, 2012, 15:04 - Generale
If this poster were a homeless youth, most people wouldn't even bother to look down.
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domenica, 7 ottobre, 2012, 19:44 - Generale
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