lunedì, 15 ottobre, 2012, 14:24 - Generale
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domenica, 14 ottobre, 2012, 17:13 - Viral marketing
Andrea Natella, direttore creativo di KOOK, ripercorre e approfondisce i concetti chiave del marketing virale ponendo l’accento sulla creatività e l’approccio narrativo.
Nel suo documento conosceremo la sua idea nei confronti di quella che viene definita la strategia K: “laddove si voglia ottenere una persistenza nel tempo dei valori della marca, magari presso un target mirato, l’approccio migliore è una strategia K. Una campagna che attiva una riflessione narrativa piuttosto che fare leva sulla condivisione d’impulso”. Buona lettura!
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sabato, 13 ottobre, 2012, 18:38 - Guerrilla marketing
La promozione delle nuove JORDAN CP3.VI passa attraverso la realizzazione di una performance ispirata alla sequence photography andata in scena a Venice Beach.
Una catena umana di cloni del cestista Chris Paul ha dato vita a quello che viene definito un “live frozen moment”. Ammirate la perfezione di queste immagini.
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venerdì, 12 ottobre, 2012, 15:35 - Social networks
Le immagini attraggono molto più delle parole. L’ha capito bene facebook che recentemente ha acquistato l’applicazione Instagram e che si sta implementando anche per far comprare ai suoi utenti i prodotti promossi proprio grazie a bacheche di immagini.
Anche l’applicazione Foursquare sta diventando sempre molto più “visuale” e lo stesso Twitter fa notare dalle statistiche come i tweet che ricevono più retweet sono quelli che contengono le immagini.
Da un clic si può arrivare a costruire un vero e proprio commercio on line: l’infografica edita da Marketo spiega “visualmente” come fare marketing, come creare un impero seguendo 5 punti.
•Perfezionare: prima di cominciare a scattare le foto vi serve un piano! Dovete mettervi nei panni del vostro pubblico e pensare “da che tipo di foto posso essere attirato? Come posso colpire il pubblico per far parlare della mia azienda?” Curate i dettagli del vostro progetto in questo senso: dovete fare audience.
•Clic: scattate le vostre foto, le foto dei vostri prodotti e condividetele sul web. Ricordate solo alcuni step di base: le foto devono essere esclusive e devono essere postate solo con Instagram. Svelate i segreti della vostra azienda, fateli trapelare dalle vostre immagini. Fate belle foto: gli utenti di Instagram sono anch’essi creativi, sanno distinguere una bella foto da una foto banale. Metteteci qualcosa di vostro: postate le foto dei vostri impiegati al lavoro, date un’anteprima ai potenziali clienti del vostro lavoro. Gli utenti si sentiranno come se volessero sentirsi parte di qualcosa, del vostro team.
•Tagga: #come funziona? Gli hashtag utilizzati da Internet si comportano come delle parole chiave e permettono agli spettatori di trovare le foto grazie alle keywords con cui le foto vengono taggate. N.B. Usate sia hashtag di brand molto popolari sia originali!
•Attrai: attrarre i vostri potenziali consumatori e persuaderli è la vostra più grande sfida. Con Instagram ci sono diversi modi di far realizzare questo alle aziende; postate le foto degli eventi che curate, non si sa mai che chi vi sta guardando vi chieda di realizzare un evento anche per lui; usate poi l’opzione della geolocalizzazione per invitare i vostri followers e infine giocate con loro: con Instagram togliete le foto o i titoli delle vostre foto dalla vostra galleria, far risolvere questi scherzetti diverte e incuriosisce gli utenti.
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giovedì, 11 ottobre, 2012, 22:44 - Generale
Cos’è il crowdfunding? Il crowdfunding è una forma di finanziamento proveniente dal basso che utilizza il web per raccogliere le donazioni; il fine è dare vita a nuove attività imprenditoriali, nel gergo dette startup.
Le piattaforme di crowdfunding possono essere di tipo generalista o verticali, cioè dedicate a un tema.
Il crowdfunding si è davvero concretizzato come nuovo modello di business con la campagna elettorale americana di Barack Obama: lo “Yes We Can” è stato infatti lo slogan di una campagna finanziata in buona parte dai diretti interessati, gli elettori, il popolo.
Anche in Italia questo nuovo modello di raccolta fondi sta passando da una realtà di nicchia ad una di mainstream: nella bozza del nuovo Decreto Sviluppo, infatti, il Governo apre le strade ufficialmente al crowdfunding nel Bel Paese, per agevolare le persone fisiche che investono in start up.
Sfruttando la velocità della Rete e la condivisione dei social network, questa idea può essere una grande opportunità per piccoli e grandi progetti, che abbiano come base idee geniali.
Le startup ormai ben radicate in Italia sono YouCapital che finanzia indagini giornalistiche; Produzionidalbasso.com, una delle primissime piattaforme italiane, dedita soprattutto al mondo dell’autoproduzione letteraria e cinematografica; Kapipal, fondata da un professore dell’Università di Pisa, Alberto Falossi, apre i finanziamenti anche a progetti privati.
In questo tipo di business Falossi è riconosciuto per aver steso i principi fondamentali del modello del crowdfunding nel suo Kapipalist Manifesto. I moniti del business sono: i tuoi amici sono il tuo capitale; i tuoi amici realizzano i tuoi sogni; il tuo capitale dipende dal numero di amici; il tuo capitale dipende dalla fiducia; il tuo capitale aumenta con il passaparola.
Il riscontro concreto dell’attecchimento del crowdfunding in Italia verrà presto dimostrato con Crowdfuture: il 27 Ottobre a Roma si terrà la prima convention sul crowdfunding, durante la quale, con l’intervento di esperti mondiali, si parlerà di sfide ed eventuali soluzioni. I biglietti? Si acquistano tramite una piattaforma di crowdfunding: Eppela.
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