sabato, 20 ottobre, 2012, 09:01 - Generale
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venerdì, 19 ottobre, 2012, 22:33 - Generale
Zuckerberg and co. ne hanno ideata un’altra delle loro. Dopo il restyling dei profili personali da pagine a veri e propri diari, dopo i rumors sull’icona Dislike, il team di Palo Alto ha ideato il tasto “Promuovi”, con il quale sarà possibile dare maggiore visibilità ai contenuti immessi su facebook. Il tutto naturalmente a pagamento.
Un ulteriore strumento di marketing messo nelle mani delle aziende visto il trend dei grandi marchi di affidarsi, in termini di apprezzamento, molto di più ai Mi piace delle proprie pagine facebook che al sito web personale.
La nuova opzione del Promuovi comparirà sotto ad ogni singolo post caricato. A fianco dell’opzione comparirà quindi una statistica, ovvero la percentuale complessiva degli utenti accumulati: da un lato ci sarà il numero di followers raggiunti dal post normalmente e dall’altro la percentuale di utenti implementati grazie al beneficio del tasto Promuovi.
Il budget investito non garantirà però in alcun modo il contatto: i click saranno sempre e solo espressione dell’interesse dell’utente (interesse che va suscitato con la qualità del post).
Questo strumento farà leva sulle visualizzazioni: potremmo creare un business personale, fotografare i nostri prodotti, postarli su facebook, promuoverli, e quindi farli vedere a tutti i nostri amici a cui di certo non passeranno inosservati. Senza dubbio, alla fine, arriveranno anche le proposte d’acquisto!
Unica nota negativa? L’affidabilità. Come accade per altri strumenti di promozione on line e relativi tool di analytics, è che bisogna fidarsi di quanto ci dicono le percentuali, non ci sono strumenti terzi di verifica.
Siete pronti a mettere sotto i riflettori i vostri prodotti?
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giovedì, 18 ottobre, 2012, 08:53 - Generale
Prepare for four inches of pure excitement!
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mercoledì, 17 ottobre, 2012, 23:43 - Generale
Che il lungo volo di Felix potesse diventare un meme non ci rende sicuramente sorpresi, il lancio suborbitale si presentava come un episodio troppo appetibile e atteso da quanti frequentano quotidinamente internet (sul solo Youtube 8 milioni di persone hanno assistito in diretta all’evento, un milione in più del precedente primato fissato nel 2007 con l’ingresso di Obama alla Casa Bianca).
Dal termine della missione Red Bull Stratos si sono replicati in breve tempo numerosi messaggi sotto forma di video, foto e testo; parodie più o meno riuscite e più o meno "brandizzate".
Ecco alcuni esempi:
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martedì, 16 ottobre, 2012, 12:55 - Generale
È sabato sera, una lunga settimana di lavoro è finita; ci troviamo tutti al bar del centro città: che fare? dove andare a cena? Quali feste ci sono nei vari locali? Domenica facciamo un giro?..Guardiamo in rete!
Dagli inviti agli eventi sui social network alle vere e proprie applicazioni per trovare il ristorante o l’albergo più vicino (uno su tutti l’applicazione Tripadvisor), il web marketing turistico è uno dei settori su cui più s’investe nel mondo della rete.
Come insegna l’ormai noto spot per la pubblicità di Google Places, se siete dei proprietari di un’attività turistica, è ormai indispensabile avere un sito web e investire su una buona campagna di posizionamento (SEO), oppure sfruttare i motori di ricerca per farvi trovare.
In altre parole, se un’attività ristorativa non ha un sito visualizzabile (meglio sarebbe, anche da un dispositivo mobile) o non ha effettuato nessuna attività di geolocalizzazione, che può essere anche il semplice inserimento su Google Maps o su TripAdvisor, è un’attività che sta perdendo potenzialmente già una grande fetta di clienti.
Da uno studio pubblicato dal sito searchengineland.com, emerge che i ristoranti sono sempre ai primi posti nelle classifiche di ricerca geolocalizzate da dispositivi mobili (cellulari, smartphone e tablet).
Circa il 95% degli utenti smartphone effettua, infatti, ricerche riguardanti ristoranti: di queste il 90% porta a una conversione entro un giorno e addirittura il 64% entro un’ora.
Questi dati confermano l’importanza pregnante dei siti web per mobile devices, che possiamo inserire a pieno titolo nel settore del web marketing turistico.
Un altro aspetto riguardante l’utilizzo delle applicazioni mobili è che sebbene gli utenti trascorrano molto tempo sui siti per cellulari, è riscontrato che essi ne passino ancor di più ad utilizzare le app: per un ristorante avere un’applicazione propria potrebbe rappresentare davvero un valore aggiunto.
Inoltre, quando si intraprende una ricerca, la maggioranza degli utenti non ha in mente il luogo specifico in cui recarsi ma viene attratta soprattutto dalle inserzioni. Il 75% degli intervistati ha infatti dichiarato di notare proprio le pubblicità sul proprio cellulare o tablet.
Vi siete convinti ad essere i pionieri nell’applicazione del vostro ristorante?
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