venerdì, 6 settembre, 2013, 09:50 - Generale
Consumidores eram convidados a enviar pedaço para alguém especial
O que você faria se abrisse uma barra de chocolate e estivesse faltando um pedaço? A Milka decidiu brincar com o pesadelo de muitos chocólatras e criou uma campanha que produzia chocolates com “defeito”.
A ação, realizada na França pela Buzzman Paris, tem o objetivo de reforçar o conceito “Dare to be tender” (Ouse ser sensível, em tradução literal) da marca.
O pedaço da embalagem que ficava em cima do espaço vazio trazia um código e convidava o consumidor a acessar um site da marca. Lá, era possível enviar o chocolate para si mesmo ou, como propõe o conceito da Milka, enviar para alguém especial.
A ideia fez com que a marca produzisse 10 milhões de barras de chocolate sem um dos quadrados. No filme a seguir, que apresenta a ação, a Milka também afirma que o resultado da brincadeira se transformará em comerciais para televisão e em um filme especial para internet. Assista:
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giovedì, 5 settembre, 2013, 08:55 - Social networks
Avete creato la vostra pagina Facebook e apparentemente sta andando bene, molto bene.
Avete raccolto tantissimi fan che si mostrano più che mai attivi a mettere like ai vostri post, commentarli e condividerli.
Apparentemente si diceva, perché poi invece si presenta un problema: nessuno di questi innumerevoli fan diventa un cliente disposto a fare acquisti. Perché?
Probabilmente il problema sta nel fatto che il contenuto che create e postate non porta ad aumentare le vendite. Postare qualcosa di divertente o persino interessante che però non abbia attinenza con i vostri prodotti in effetti è inutile allo scopo. Allo stesso tempo, creare contenuti che riguardino solo i vostri prodotti non riesce ad attirare l’attenzione dei lettori.
Il trucco allora sta nel riuscire a scrivere qualcosa che allo stesso tempo sia interessante e che sia in qualche modo relazionato con i vostri prodotti.
In questo articolo parleremo dei 4 modi per creare post che trasformino i fan su Facebook in clienti:
1. I coupon “solo per I fan” forniscono un incentivo agli acquisti
2. Raccontate una storia che parli anche dei vostri prodotti
3. Create un clima di fiducia con uno sguardo dietro le quinte
4. L’arma segreta: trasformare i clienti in testimonial
1. I COUPON “SOLO PER I FAN” FORNISCONO UN INCENTIVO AGLI ACQUISTI
I coupon sono un ottimo modo per ridurre la distanza fan-cliente. Si danno via facilmente e spingono gli utenti a sfogliare il catalogo dei prodotti.
Mettendo il “Mi piace” alla vostra pagina i fan hanno senz’altro mostrato interesse per la vostra attività, ma non necessariamente per via di ciò che vendete, ma forse per via del contenuto interessante che postate.
Un coupon riservato ai fan può invogliare i vostri fan che non hanno mai comprato i vostri prodotti a fare un primo acquisto.
Uno studio realizzato da Exact Target e CoTweet ha dimostrato che il 40% degli utenti mette il “Mi piace” su pagine Facebook allo scopo di avvalersi di sconti e coupon.
Coupon vs. Sconti
Non sono la stessa cosa: coupon e sconti sono anzi molto diversi tra loro.
I coupon sono gratuiti Un coupon è come una sorta di biglietto: lo prendi e ne fai quello che vuoi. È un modo per far entrare i clienti nel vostro negozio per esempio, incuriosendoli con quanto avete da offrire, senza che debbano usare tecniche di vendita particolarmente aggressive o sofisticate.
Gli sconti hanno comunque un costo Lo sconto si può considerare come un modo aggressivo di vendere qualcosa, dal momento che vi si chiede di comprare subito per avere un prezzo di favore.
Come si crea un coupon su Facebook per massimizzare le vendite?
1. Una call-to-action chiara Una call-to-action, cioè un invito ai potenziali clienti ad agire per usufruire dello sconto, non deve essere complicata, ma al contrario si mostra tanto più efficace quanto più è semplice, come “Riscuoti il tuo coupon qui: [LINK]” o “Usalo su [URL del sito]” o ancora “Usalo presso il nostro negozio in [INDIRIZZO]”.
2. Immagine di ciò che si può comprare Mostrate ai potenziali clienti i vostri prodotti più interessanti, per dar loro un ottimo motivo per utilizzare i coupon. Se infatti si convincono che ciò che vendete non sia di loro interesse finiranno per non utilizzare i coupon.
3. Descrizione di come usarlo Non lasciate niente al dubbio, non date niente per scontato. Spiegate esattamente come e dove riscuotere i coupon per indurre i visitatori a cliccare sul vostro post.
4. Un testo molto breve In poche parole: più è corto meglio è. Gli utenti non leggono per davvero su Facebook, ma scorrono velocemente la pagina alla ricerca di ciò che interessa loro, e se s’imbattono in un testo molto lungo è probabile che lo saltino completamente. Un consiglio: fate come se foste su Twitter, scrivete post di 140 caratteri.
5. Coupon/Codici Promozionali Un codice promozionale è un modo efficace di rendere esclusivo un coupon, dal momento che solo chi conosce il codice potrà utilizzarlo.
** Suggerimento: rendetelo disponibile solo per i fan
Promuovete il vostro coupon come qualcosa di esclusivo, accessibile unicamente ai fan. Solo per questo può accendere l’interesse, perché i visitatori sentiranno di avere tra le mani un’occasione esclusiva e speciale che non possono trovare altrove.
Perché?
Le persone si sentono più invogliate ad approfittare di un’occasione se pensano che solo in pochi potranno farlo. L’ascesa del Gilt Group tramite un modello di “Private Sales” dimostra quanto la cosa possa essere efficace.
Potete promuovere online i vostri coupon anche con Offerte Speciali di Wishpond.
2. RACCONTATE UNA STORIA CHE PARLI ANCHE DEI VOSTRI PRODOTTI
Leggere di un prodotto di per sé può essere piuttosto noioso. La cosa invece comincia a farsi interessante quando si può spiegare ai lettori come utilizzarlo e come trarne vantaggio.
Ad esempio, postare la foto di uno strumento per potare una siepe non riscuoterà grande successo. Se invece si pubblica la foto di una siepe potata in modo da raffigurare una giraffa, magari aggiungendo un link che spiega come farlo, ci sarà sicuramente interesse da parte dei lettori.
Un ottimo esempio è quello che segue, realizzato dalla catena di distribuzione Wal-Mart. Anziché dire chiaramente che è possibile acquistare piante da coltivare nell’orto per preparare il sugo per la pasta, si sono limitati ad uno slogan tanto breve quanto accattivante “Coltiva la tua salsa”, con una foto comunque legata al tema. È più difficile che una notizia del genere passi inosservata nel newsfeed di Facebook.
Avere post di qualità su “Come usare il vostro prodotto”:
1. Non concentrarsi sul prodotto Parlare soprattutto di come funziona, di cosa permette di fare, di quanto sia semplice o divertente usarlo. Accennare al prodotto solo come mezzo che permette tutto ciò.
2. L’importanza delle immagini Ricordate il vecchio detto che dice che un’immagine vale 1000 parole? Tenetelo presente e raccontate la vostra storia con delle foto, mostrando il risultato finale che si può conseguire col vostro prodotto.
3. Citare Vip Spiegare come qualche personaggio famoso si avvale del vostro prodotto può aiutare a generare interesse.
4. Risolvere problemi Se riuscirete a spiegare come i vostri prodotti riescono a risolvere i problemi e rispondere alle necessità dei consumatori allora avrete fornito ai vostri lettori un’ottima ragione per comprarli.
Ecco alcuni consigli da mettere in pratica su Facebook:
1. Create la vostra collana
2. Scoprite come fa Madonna a mantenersi in forma
3. Scoprite cosa mangia e beve Balotelli per mantenersi in forma
3. CREATE UN CLIMA DI FIDUCIA CON UNO SGUARDO DIETRO LE QUINTE
Capire come un oggetto viene prodotto porta ad apprezzarlo di più, un po’ come in quei percorsi eno-gastronomici dove si assapora il vino dopo che si è imparato cosa lo lega al territorio e come viene prodotto esattamente.
Il marchio Anthropologie ha utilizzato una serie di interviste al suo fondatore per presentare il nuovo catalogo di prodotti. Le interviste ai fondatori delle aziende sono un’ottima soluzione per farsi conoscere al pubblico, dal momento che permettono di spiegare quando la compagnia è stata fondata e quali sono i criteri per ideare e lanciare nuovi prodotti.
Far conoscere l’azienda con post su Facebook
1. Interviste ai dipendenti Chi lavora ai prodotti conta quanto i prodotti. Potreste presentare i dipendenti come se fossero esperti della tematica e chiedere loro opinioni su come li usano.
2. Mostrate come vengono fabbricati i vostri prodotti Più i consumatori capiscono come funzionano e più li apprezzeranno. Se spiegate le varie fasi di produzione e fate vedere l’impegno e l’accuratezza che lo contraddistinguono, farete ricredere molti di coloro che credono che i vostri prodotti siano scadenti o realizzati con materiali di seconda qualità, e avrete un vantaggio sui vostri concorrenti.
4. L’ARMA SEGRETA: TRASFORMARE I CLIENTI IN TESTIMONIAL
Secondo una ricerca realizzata recentemente da Forrester Research, il “70% degli adulti che negli Stati Uniti hanno accesso ad internet si affida alle opinioni di amici e famigliari nella scelta di un marchio”.
La stessa ricerca indica anche come il 46% dia credito alle recensioni online scritte dai clienti mentre solo il 10% fa realmente attenzione alla pubblicità online ed ai commenti rilasciati dalle aziende stesse.
Spesso i fan di una pagina Facebook si mostrano ben più interessati a quanto dicono i loro amici piuttosto che a quello che dice l’azienda. Il motivo è che preferiscono leggere ciò che ritengono interessante piuttosto che dei messaggi pubblicitari. Avere clienti che agiscano come vostri testimonial e parlino dei vostri prodotti è dunque il modo giusto per fornire i giusti contenuti di discussione.
Se non avete ancora testimonial, potete consultare questo nostro post in inglese sul modo migliore per trovarli.
Come avvalersi dei testimonial per aumentare le vendite?
Di certo non avendo come testimonial fan che si limitino a dire che i vostri prodotti sono eccezionali e che sono migliori di quelli di aziende concorrenti.
Un buon esempio è dato dalle aziende che vendono prodotti per dimagrire. Anziché parlare semplicemente di cosa vendono, postano foto ed interviste di persone che hanno utilizzato i loro prodotti e spiegano come questi hanno loro cambiato la vita in meglio. In altre parole raccontano una storia che spiega come il tal prodotto ha risolto il tal problema e reso felice la tal persona.
Sono queste le storie che anche voi dovreste raccontare ai vostri clienti.
Diamo un’occhiata a questo post pubblicato da un fan di Coca-Cola che mostra una ragazza e suo cugino mentre guardano il panorama e bevono. È un’immagine che racconta una storia di amicizia, di bellezza del panorama, in cui il prodotto è presente ma non esclusivo.
Un’immagine di questo tipo si potrebbe abbinare ad un link con contenuto aggiuntivo che rimarchi il messaggio ed aggiunga dettagli.
Ricordate: non dovete produrre niente di eccezionale. Non serve andare ad intervistare una persona che spieghi commossa come i vostri prodotti abbiano cambiato la loro vita, dal momento che difficilmente un prodotto può arrivare a tanto.
È sufficiente parlare di qualcuno che grazie ai vostri prodotti sia riuscito ad ottenere un semplice vantaggio, come ad esempio il riuscire ad avere più tempo libero da passare con la propria famiglia. Sono i problemi più semplici quelli a cui si pensa più comunemente per poterli risolvere. Trovate ed esponete soluzioni a questi problemi ed avrete più clic e più incassi.
Che importanza ha tutto ciò nel business?
Ricapitolando: trasformare i fan su Facebook in clienti che spendano è qualcosa di possibile. La cosa richiede però metodi alternativi a quelli più tradizionali di fare pubblicità.
Post ricchi di dettagli sulle caratteristiche mirabolanti di un prodotto e sul prezzo speciale a cui si può avere portano a poco o nulla. I vostri fan non vogliono conoscere in dettaglio i vostri prodotti ma sapere come essi possono essere loro utili e soddisfare i loro bisogni.
Questo perché in fondo la gente non va su Facebook per consultare cataloghi di articoli in vendita, ma per leggere storie e notizie. Preparate del contenuto, una storia da raccontare ai vostri fan, ed avrete la loro attenzione. Spiegate in questa storia come i vostri prodotti possono renderli più felici e risolvere i loro problemi, e li renderete vostri clienti.
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mercoledì, 4 settembre, 2013, 22:33 - Generale
Com um toque de malícia, publicação lança campanha criada pela Innova
O que Charles Chaplin, Freddie Mercury, Monteiro Lobato e o personagem dos videogames Mario têm em comum? Os seus inconfundíveis bigodes, claro.
Com essa ideia na cabeça, e a necessidade de criar uma campanha de impacto para a revista Sexy, da editora Rickdan, a agência Innova encontrou uma forma, no mínimo, inusitada para dar vasão ao conceito “os mais deliciosos assuntos”.
Em quatro anúncios que homenageiam as personalidades citadas, bem como as artes que os fizeram famosos (cinema, música, literatura e games), a agência utilizou a nudez de uma modelo para divulgar a variedade cultural da publicação.
"Para a produção dessa campanha tivemos a fundamental participação e o apoio do cliente, disponibilizando uma modelo e o fotógrafo, Luti Melhado, além de um pouco de banco de imagem. Foi um trabalho, no mínimo, divertido", afirma Sergio Barros, diretor de criação da agência, que dividiu a criação com o redator Humberto Pacheco.
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martedì, 3 settembre, 2013, 18:05 - Generale
In questi giorni, seduto al tavolino di un bar affacciato su uno dei golfi più belli al mondo, ho fatto una chiacchierata con un amico. Mi sono concentrato sulla differenza tra chi scrive per diletto e chi lo fa per mestiere.
Sono partito da un principio assoluto: la scrittura è un bene universale, anche quando diventa un lavoro. Non esiste un blocco legale o tecnico.
Per esercitare la professione odontoiatrica, ad esempio, devi affrontare spese proibitive. Per diventare notaio devi superare esami biblici, e la stessa cosa vale per entrare nella casta degli avvocati.
Per iniziare a scrivere, fortunatamente, basta poco. Niente lauree, niente esami: devi semplicemente scrivere bene. Però questo non farà di te un professionista.
Cosa significa, in realtà, essere uno scrittore professionista?
Durante la chiacchierata sono arrivato ad una conclusione: ci sono 3 elementi fondamentali che caratterizzano il professionista della scrittura.
La creatività.
La tecnica.
L’esperienza.
In ognuna di queste tre caratteristiche si nasconde un po’ del tuo essere scrittore, webwriter, romanziere e cantastorie. Perché non le scopriamo insieme?
1. La creatività
Senza idee la scrittura diventa un semplice elenco telefonico. Nella creatività c’è il collegamento, il coraggio, il desiderio di osare, di stupire. Magari, usare un proverbio latino letto 10 anni prima come incipit per un articolo.
Non credo che ci siano confini per la creatività. Anche la scrittura professionale può essere declinata secondo i ritmi di questo fuoco sacro che riesce sempre a stupire e a fare la differenza.
Credi che sia sufficiente rispettare le regole del gioco – grammatica, sintassi, ortografia – ma in questo modo segui una strada già battuta. E tu devi crearne di nuove, giusto?
2. La tecnica
Se lavori nel mondo della scrittura hai bisogno di tecnica. Non puoi farne a meno. Le tue capacità concrete ti permetteranno di risollevare le sorti di una situazione critica, e di creare un prodotto capace di incrociare le esigenze del cliente.
Le idee sono il cuore del lavoro, la creatività non deve mai spegnersi. Ma tutto questo non basta: devi puntare sulla tecnica per ridurre gli errori, per individuare il target e modellare il testo intorno al lettore.
Soprattutto, hai bisogno di tecnica per creare una rete di significato capace di dare valore, senza confondere. Ricorda che la creatività è nulla senza controllo. O era la potenza?
3. L’esperienza
Questi sono i punti di partenza. Genialità e tecnica fanno solo da base a una serie di caratteristiche che completano il mondo dello scrittore professionista.
Molti credono che scrivere sia un lavoro facile. Mi sembra di sentirli: “Tutti sanno scrivere, che diamine! Farlo per mestiere non sarà così difficile: basta evitare errori di grammatica e di sintassi”.
Mi dispiace deludere chi la pensa in questo modo, ma non è così. Un testo scritto bene, brillante e tecnicamente perfetto, deve essere trasformato in un testo professionale.
In un testo che soddisfi le esigenze del cliente. Senza mettere in discussione il tuo onore, la tua serietà. L’esperienza si acquista giorno dopo giorno, la faccia si perde una volta per sempre.
Ansia!
Lo so, ti ho fatto venire l’ansia. Ma questa è la verità: lo scrittore professionista non è un eremita che scrive, su fogli di carta ingiallita, capolavori su capolavori. Lo scrittore professionista è colui che sbaglia, si rialza, chiede consiglio ai lettori e mescola le proprie virtù!
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lunedì, 2 settembre, 2013, 14:52 - Generale
Finché andava tutto bene, il CRM serviva solo alle grandi aziende. Ora non è più così.
Potremmo sintetizzare così il concetto. Oggi occorre sapere molto prima quanti e quali ordini sono in arrivo.. e con quale probabilità di successo.
Gestire questo semplice aspetto sembra banale, ma se ci sono anche solo 10, 20 consulenti commerciali che tutto il giorno chattano, girano in auto, telefonano o sono dai potenziali clienti, come si pensa di avere il timone della situazione aggiornato, corretto ed uniforme ?
Affrontare una riunione di Business Review (noi li chiamiamo Sales Meeting) senza uno strumento di CRM è impossibile.
E’ in questi momenti difficili inoltre che è fondamentale, oltre a governare le esigenze commerciali e marketing, porre in risalto il “VALORE DEL CLIENTE”.
Ogni cliente infatti ha un suo valore specifico. Ecco alcuni esempi:
alcuni sono innovativi e vogliono continuamente evolvere, mentre altri sono molto più statici
alcuni sono precisi e rispettano le regole del rapporto commerciale, generando così una corretta fonte di reddito, mentre altri, continuamente alla ricerca dell’isola perduta, sono un costo anzichè un guadagno
alcuni clienti sono “influencer” (punti di riferimento per il Vs target), mentre altri restano nell’ombra
Per queste ragioni l’impegno commerciale e marketing deve focalizzarsi in modo dedicato per ognuno di questi segmenti.
Con molti anni di esperienza alle spalle, in generale e di SISECO, attualmente l’attivazione di una soluzione CRM è diventato un processo più sicuro e stabile, con alte probabilità di arrivare al raggiungimento degli obiettivi.
Ecco i vantaggi indotti nell’adozione di una soluzione CRM:
Accessibilità – una soluzione basata su cloud può essere accessibile da qualsiasi parte del mondo, basta che le persone abbiano accesso ad Internet
Riduzione costi – con una soluzione CRM in Cloud non è necessario acquistare o installare nulla. Nessun costo nascosto per aggiornamenti o per infrastrutture. E’ sufficiente un canone mensile per il servizio che si utilizza
Aggiornamenti e nuove funzionalità vengono rilasciate molto più velocemente ed automaticamente nell’ambiente SaaS, senza che l’utente debba intervenire
L’amministrazione del sistema è responsabilità del fornitore
Apertura della soluzione a clienti e collaboratori – in quanto la soluzione basata su cloud è più semplice da estendere a persone esterne all’organizzazione. Le aziende che adottano SaaS sono in grado di aprire nuove strade di collaborazione con i propri clienti finali.
Ecco cosa occorre predisporre al proprio interno per adottare un CRM:
Scegliere il responsabile del progetto
Rendere chiara a tutti (in azienda) la strategia per il CRM
Verificare l’adeguatezza dei processi interessati, alla luce del nuovo CRM
Raccogliere suggerimenti e pareri dai clienti
Misurare risultati, vantaggi e Roi
Collegare tutti i canali di contatto tra di loro, progressivamente
Gestire l’implementazione della soluzione CRM
Impiegare il CRM come opportunità per rinnovare i processi
Attendersi di scoprire nuove informazioni sui clienti
Prepararsi alla sfida di integrare “sistemi” esistenti
Le principali funzionalità che dovranno essere analizzate per ciascuna società dell’offerta CRM sono le seguenti:
Funzionalità Base e Standard
Funzioni per la Vendita
Funzioni per il Marketing
Funzioni per il Post Vendita/Help Desk
Funzionalità MOBILE
Soluzioni CLOUD e COLLABORATION
Funzionalità Estese (es. integrazioni native con ERP, etc)
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